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Mister Pavanel alla vigilia di Arezzo-Olbia: “Banco di prova importante. Noi dobbiamo migliorare ancora”

Ha parlato mister Massimo Pavanel alla vigilia di Arezzo-Olbia, match valevole per la nona giornata del campionato di Serie C 2017/18 che si giocherà domani, domenica 15 ottobre, allo Stadio “Città di Arezzo” dalle ore 14:30. Queste le sue parole:

Le prime parole: “Credo che sarà un banco di prova importante. I suoi giocatori sono molto forti e conoscono il sistema di gioco a menadito. Sarà difficile.”

Il trend positivo: “Siamo in fiducia, è innegabile. Però io cerco sempre di ricordare ai ragazzi dove eravamo sette giorni fa e la fatica che abbiamo fatto per rialzare la testa. Dobbiamo fare ancora tantissima strada, perché viviamo sempre su equilibri fragili. Ma ora abbiamo convinzioni forti. Questa è una squadra che ha alzato anche il suo tono emozionale perché vive la partita come piace a me: siamo sempre tosti nei contrasti, cerchiamo di proporci sempre, non lasciamo mai una palla 50/50 agli avversari senza combattere. La riprova è che il gol del Livorno è arrivato in uno dei pochi casi in cui non siamo riusciti a vincere un contrasto. Dobbiamo migliorare ancora un po’: a quota dieci partite potremmo fare un primo bilancio”.

Su Corradi: “Ha dato dimostrazione di poter ricoprire più ruoli. Per lui è solo un motivo in più di crescita. Parlo per esperienza: io ero convinto di poter giocare solo davanti alla difesa, ma con l’allenatore giusto che giocava a due in mezzo mi si aprì un mondo. Ormai si va una “universalità” del giocatore, una sua capacità di muoversi su più zone del campo. Per noi Corradi è una risorsa che ci ha aperto a numerose nuove strade, sicuramente si rivedrà”.

Su Ragatzu: “Innanzitutto quando incontri giocatori forti speri sempre che non siano in giornata. Lo diceva Gattuso su Zidane… (ride). Poi lo abbiamo studiati, sappiamo le sue caratteristiche. È un giocatore di grande talento, e la cosa importante è cercare di non farlo entrare in gara, di non farlo entrare in fiducia”.

Su D’Ursi: “Per noi Eugenio è un giocatore di grande prospettiva, gli vogliamo un bene dell’anima. Ma è anche un giocatore che dobbiamo essere bravi a dosare dal punto di vista emozionale. È un ragazzo che per noi può diventare fondamentale come lo è stato Yebli, come lo è Disanto: sono giocatori che possono cambiare la partita ma che devono imparare a cambiarla dall’inizio. Questo non vuol dire che non partirà mai dall’inizio, ma solo che ad oggi può spaccare la partita senza dovergli chiedere troppo dal punto di vista tattico. Quando saremo tutti a posto potremo provare anche soluzioni diverse: abbiamo giocatori ”

Su Foglia: “Domenica è entrato benissimo e ha cambiato la squadra. Va avanti, va al tiro, è attento nella fase di non possesso: è un top per questa categoria”

Gli infortunati: “Disanto è recuperato, è pronto. Cutolo sta lavorando e Cellini stiamo cercando di portarlo al top. La questione è ancora un po’ lunga. Con il recupero di Disanto possiamo trovare nuove soluzione, fermo restando che comunque Di Nardo, in questo momento, è essenziale per noi per il lavoro che fa durante la partita. Un dubbio o due me lo tengo per me”

Sul centrocampo“De Feudis è un maestro delle traiettorie, ha basato sulla sua intelligenza la sua carriera. Un sostituto? Potenziale: se Yebli impara a fare determinate cose, può ricoprire questo ruolo con caratteristiche diverse, perché le qualità ce le ha. Dev’essere ancora istruito un po’ su cosa fare e quando rischiare la giocata. Anche Crisucolo può farsi valere: ha le geometrie giuste per farlo”

Su Ferrari: “Io ho piena fiducia in Ferrari. È un ragazzo straordinario, lo conosco bene. Ha avuto dei problemi, ora sta migliorando. Al momento Borra sta facendo bene, ma se avrà un calo Ferro sarà pronto”

Sulla condizione fisica: “Abbiamo lavorato bene in questi venti giorni, stiamo monitorando la squadra che mi pare stia rispondendo bene. Appena ci fermeremo per la sosta analizzeremo tutti i dati e getteremo le basi per un lavoro sia collettivo che individuale, specifico per ogni giocatore”