Pavanel: “Ciò che conta è solo raggiungere la salvezza: in qualunque modo. Dovremo avere più fame del Pisa”
Ha parlato mister Massimo Pavanel alla vigilia di Arezzo – Pisa, trentasettesima giornata del campionato di Serie C in programma domani, sabato 28 aprile 2018, dalle ore 16:30 tra le mura del “Città di Arezzo”.
Queste le sue dichiarazioni:
Sulla condizione fisica della squadra: “La squadra è in netta ripresa fisica e mentale. Quando stressi sia il fisico che la mente il recupero è più lento, ma al momento sto vedendo la squadra bene. Gli indisponibili per la partita sono Perisan, Cellini, Mazzarani e Campagna. Varga? E’ tornato e pronto a giocare oltre che rinfrancato nello spirito. La perdita del nonno è stata molto dura per lui, ma la tempra che dimostra dentro e fuori dal campo dimostra la sua grande forza. Moscardelli? Ho visto una grande voglia di giocare insieme a Nello (ndr Cutolo). Sarà importante dosare le forze e al contempo giocare una gara coraggiosa. Abbiamo bisogno di fare sei punti”.
Ricorsi contro le penalizzazioni e nuova Società: “Non ci aspettiamo nulla di diverso da ciò che ci è stato inflitto. I punti al momento ce li hanno tolti e dobbiamo far finta di nulla pensando esclusivamente al campo. Se poi succederà qualcosa ne prenderemo atto. A breve la nuova Società si insedierà e questo è un obiettivo raggiunto da tutti noi. E’ quello che volevamo. Adesso c’è da completare l’opera e noi cercheremo di fare il massimo come sempre. Alla fine ciò che conterà sarà solo se raggiungeremo la salvezza, in qualunque modo”.
Il Pisa di Petrone: “Dovremo semplicemente avere più fame e voglia di loro. A livello di organico hanno praticamente due squadre e un cambio per ogni ruolo. Faccio un paio di esempi. Se non gioca Masucci c’è Negro, se non gioca Lisi ci sarà Giannone. E così via. Perciò non dobbiamo pensare a chi giocherà, ma solo a fare la miglior partita possibile. Petrone ha un’idea di calcio ben precisa: pressing ed esperienza in difesa sono le peculiarità che saltano subito all’occhio. Ribadisco però che se pensiamo solo a loro commettiamo un grande errore. Noi con la difesa a 3? Non lo so. E’ una soluzione, ma non ho ancora deciso”.